Assunta
(lunedì 27 gennaio 2014)
Categoria: Paura
IL GIORNO DELLA MEMORIA
13:28 del 27-01-2014Non si può nascondere la testa sotto la sabbia, anche se non c'ero, le testimonianze sono davvero terribili, un vero incubo, anche se il ricordo dovrebbe essere sempre vivO e non solo un giorno all'anno. In tempi moderni, sembrano cose ormai lontane di un passato sparito, ma a mio avviso è un problema che mai si è sopito, razzismo verso il diverso in genere, verso il malato, un'intolleranza senza senso, sono certa che in caso di disordini popolari, questo sangue acido, cattivo e malevolo, verrebbe fuori ancora alla grande a ricordarci che cambiano i tempi ed i metodi, ma il seme di Caino è ben radicato nell'essere umano.
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mafalda
(lunedì 27 gennaio 2014)
Mi accorgo con l'eta' che reggo sempre meno al dolore che mi causano le testimonianze dei film o dei vari personaggi che hanno vissuto gli orrori di quel periodo , non ce la faccio proprio e così alla tv preferisco un libro .Al contrario mia sorella , scegliendo con cura e sedendosi accanto a loro per dare una spiegazione alle loro domande , ogni anno fa vedere ai suoi bambini (10 e 9 anni)film che riportano i fatti accaduti .Io avrei aspettanto ancora qualche anno ,però penso pure che con i vari video-giochi che simulano situazioni violente,saranno un po' più preparati di me alla loro età .
dora
(lunedì 27 gennaio 2014)
Avevo 10 anni quando lessi "Se questo è un uomo" di Primo Levi. Fino ad allora avevo letto solo i classici per ragazzi: I ragazzi della via pal, Ivanhoe, l'ultimo dei mohicani, Heidi, lord Jim, I cavalieri della tavola rotonda, il principe e il povero...ecc, ecc. FAVOLE, in fondo; anestesia per ragazzi per bene; bugie, in fondo, perchè la morale alla fine era che il bene trionfa sul male. Niente di più diseducativo.
L'orrore profondo che ho provato allora, è rimasto immutato fino ad oggi....
Alcuni anni fa ho comprato delle videocassette, girate dai soldati russi e da quelli americani, in occasione della liberazione dei prigionieri dei campi di sterminio. Le ho fatte vedere ai miei figli, per provocare in loro lo stesso orrore provato da me, tanti anni fa. Volevo che capissero che anche cose inimmaginabili, come l'olocausto, sono state possibili; e non in uno sperduto angolo di una foresta, ma nella splendida Germania, patria di straordinari poeti e musicisti.
Bisogna vedere, parlarne, continuare a condannare; dimenticare sarebbe come ucciderli ancora, ancora e ancora.
L'orrore profondo che ho provato allora, è rimasto immutato fino ad oggi....
Alcuni anni fa ho comprato delle videocassette, girate dai soldati russi e da quelli americani, in occasione della liberazione dei prigionieri dei campi di sterminio. Le ho fatte vedere ai miei figli, per provocare in loro lo stesso orrore provato da me, tanti anni fa. Volevo che capissero che anche cose inimmaginabili, come l'olocausto, sono state possibili; e non in uno sperduto angolo di una foresta, ma nella splendida Germania, patria di straordinari poeti e musicisti.
Bisogna vedere, parlarne, continuare a condannare; dimenticare sarebbe come ucciderli ancora, ancora e ancora.
Assunta
(lunedì 27 gennaio 2014)
19:55 del 27-01-2014
Io ormai sono anni che non riesco ad assistere a film sullo sterminio degli ebrei e tutto ciò che conduce alla guerra e a quella terribile ghestapo o SS. Non riesco è più forte di me. Quando raccontano le orripilanti storture che hanno potuto inventare, mi si accappona la pelle, penso che comunque dobbiamo parlarne, perchè siamo l'ultima generazione prima di quella informatica dei nostri nipoti.
Io ormai sono anni che non riesco ad assistere a film sullo sterminio degli ebrei e tutto ciò che conduce alla guerra e a quella terribile ghestapo o SS. Non riesco è più forte di me. Quando raccontano le orripilanti storture che hanno potuto inventare, mi si accappona la pelle, penso che comunque dobbiamo parlarne, perchè siamo l'ultima generazione prima di quella informatica dei nostri nipoti.
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